Stamattina ci siamo alzate presto come dei veri panettieri, perché avevamo deciso di preparare una vera colazione siciliana: brioches col tuppo e granita al caffè! Non una colazione, ma un'esperienza culinaria indescrivibile. Cominciamo col dire che la vera granita al caffè siciliana, che riuscirete a realizzare con questa ricetta, è una sorta di gelato soffice e cremoso, freddissimo, dolce ma allo stesso tempo dissetante. Il compagno perfetto per una brioche super sofficissima, dalla grana "cotonosa", aromatizzata al limone e zafferano, con una punta di salato che esalta l'aroma di burro. Come detto sopra, un'esperienza unica da assaporare. Ecco quindi gli ingredienti e il procedimento per una colazione per due persone (in realtà otterrete 4 brioches, se siete ingordi le mangerete tutte, altrimenti potete congelarle ancora tiepide in un sacchetto per congelare, e per mangiarle successivamente, basterà riportarle a temperatura ambiente (vanno tolte dal freezer almeno 8 ore prima) e poi riscaldarle in forno preriscaldato a 200°, per 4-5 minuti).
Per la granita:
250 ml di caffè espresso
250 ml di acqua
100 gr di zucchero semolato
1 vanillina
panna spray per guarnire la coppa di granita al caffè
Procedimento: mettete sul fuoco in una pentola l'acqua con lo zucchero e fatelo sciogliere mescolando. Aggiungete la vanillina. Quando arriva al bollore, calcolate 8 minuti, sempre mescolando. Quindi spegnete il fornello e aggiungete il caffè. Mescolate bene, e per velocizzare il raffreddamento del composto, mettete la pentola dentro l'acquaio riempito di acqua fredda a cui avrete aggiunto dei cubetti di ghiaccio. Vedrete che in pochi minuti il composto sarà freddo. Trasferitelo in una terrina di coccio o di vetro e mettete nel freezer. Dopo un'oretta controllate, se il composto ha cominciato a ghiacciare, con un frullatore ad immersione, rompete il ghiaccio e amalgamate il composto, aiutandovi anche con una spatola. Rimettetelo poi in freezer. Procedete nello stesso modo dopo un paio d'ore, e continuate nello stesso modo, finché non avrete ottenuto un composto cremoso, simile al gelato. Ci vorranno circa sei ore. Noi abbiamo preparato la granita la sera prima, e poi una volta pronta, l'abbiamo messa in un contenitore di plastica chiuso con un coperchio di plastica, per farla rimanere cremosa. La mattina dopo l'abbiamo di nuovo amalgamata con il frullatore ad immersione e la spatola.
Per le brioches:
150 gr di farina manitoba
150 gr di farina 00 bio
12,5 gr di lievito di birra fresco
la scorza di 1/4 di limone bio
1 uovo medio+1tuorlo bio
125 gr di latte bio
1/4 di bustina di zafferano
50 gr di burro bio ammorbidito (+ burro ammorbidito q.b. per lavorare la pasta)
8 gr di miele
6 gr di sale
1 uovo bio piccolo per spennellare le brioches
Procedimento:
In una terrina mescolate le farine, fate la fontana e al centro mettete lo zucchero. Intiepidite sul fornello il latte, versatelo in una brocchetta e scioglieteci dentro il lievito di birra e il miele. Mescolate con una forchetta. Aspettate 5-6 minuti che il lievito si attivi, salendo in superficie, poi aggiungete l'uovo e il tuorlo, la scorza grattugiata del limone, lo zafferano e mescolate ancora con la forchetta. Versate il contenuto della brocchetta nel recipiente con le farine e lo zucchero, e cominciate a mescolare prima con una forchetta e poi con le mani. Aggiungete infine il sale e continuate ad amalgamare gli ingredienti. Otterrete una pasta che potrete lavorare con le mani. Lavoratela quindi velocemente sul tavolo leggermente spolverato di farina. Aggiungete pian piano il burro morbido a pezzettini, spalmandolo sulla superficie della pasta e lavorando l'impasto con le mani per far assorbire ogni pezzetto di burro. Quando avrete aggiunto tutto il burro, vedrete che l'impasto sarà molto appiccicoso e molle. Ripulitevi le mani con una spatola, e aiutandovi sempre con la spatola, riaccorpate la pasta, e con una spolverata di farina, riformate una palla. Trasferite la pasta in una terrina unta di burro morbido. Coprite con la pellicola alimentare e lasciate lievitare in forno spento finché la pasta non arriverà ad attaccarsi alla pellicola gonfiandola (noi, ad una temperatura di 30°, abbiamo dovuto aspettare 2 ore). Una volta che la pasta sarà lievitata, ungete il tavolo e le mani col burro ammorbidito a pomata e rimpastate la pasta, pirlandola. Dividetela in 4 parti da 150 gr circa ciascuna. Sempre con le mani e il tavolo imburrati, realizzate 4 palline e mettetele in una teglia rivestita di carta forno. Lasciatele riposare in forno spento per 30 minuti, coperte con pellicola alimentare. Quindi riprendete le palline e con le mani e il tavolo imburrati lavorate ogni pallina a forma di birillo: sarà sufficiente, passandoci una mano a coltello, dividere la pallina in due parti asimmetriche, una da un terzo e l'altra da due terzi, senza però spezzare la pasta. A questo punto, praticate un foro con le dita nella parte più grande del birillo e fateci passare all'interno la parte più piccola, in modo da ottenere la tipica forma a "tuppo" (per capirsi assomiglierà ad una ciambella con al centro mezza sfera, oppure a una testa di donna con lo chignon, vista da dietro, infatti tuppo significa proprio chignon). Disponete ciascuna brioche col tuppo così ottenuta sopra la teglia rivestita di carta forno, ben distanziata dalle altre perché cresceranno parecchio. Ora ricoprite le brioches con la pellicola e fatele lievitare in forno spento per un'ora circa. Prima di cuocerle in forno preriscaldato a 170°, spennellatele con molta delicatezza con l'uovo sbattuto. Cuocete per 20-25 minuti. Devono colorire come in foto senza scurire troppo. Servitele tiepide, accompagnate con una bella coppa di granita al caffè, guarnita con la panna! Vedrete, sarà fantastico!
P.S. Pare che tradizione voglia che il tuppo debba essere staccato con impeto dalla brioche per essere "pucciato" nella granita. Noi l'abbiamo fatto, ne vale la pena!
Ecco le foto della nostra colazione siciliana sulla Collina:
domenica 21 luglio 2024
Brioches col tuppo e granita al caffè: la colazione siciliana sulla Collina
martedì 16 luglio 2024
Biscotti senza zucchero all'avena integrale e cioccolato
domenica 14 luglio 2024
Tortini con confettura di mele cotogne e cioccolato fondente
Questa ricetta è molto particolare, sia per la pasta, che è una sorta di frolla all'olio di oliva, sia per il ripieno, che mescola sapori apparentemente diversi tra loro, ma che, uniti insieme, rappresentano una vera "sinfonia" come diceva il piccolo chef Ratatouille. Ecco dunque le dosi e il procedimento per realizzare questi squisiti tortini.
Per la pasta:
200 gr di farina 0 bio
80 gr di zucchero
2 cucchiai di Marsala semisecco
100 ml di olio extravergine di oliva bio
1 pizzico di sale
Per la farcitura:
200 gr di confettura di mele cotogne
100 gr di cioccolato fondente Novi al 50%
20 ml di Alchermes
la scorza grattugiata di mezzo limone bio
Per la finitura:
cacao amaro e zucchero al velo q.b.
Procedimento: per prima prima cosa preparate il ripieno. Fondete il cioccolato a bagnomaria dopo averlo tagliato a pezzetti. Scaldate quindi la confettura su un pentolino diluendola con 1 o 2 cucchiaini di acqua, e una volta che sarà calda, versatela nel cioccolato fuso, mescolando con una spatola in silicone. Aggiungete la scorza di limone e l'alchermes e amalgamate bene il tutto mescolando. Lasciate raffreddare completamente il composto, in modo che rapprenda. A questa punto preparate la pasta. Setacciate la farina a fontana e mettete al centro lo zucchero, l'olio, il marsala e il pizzico di sale. Mescolate prima con una forchetta e poi impastate con le mani. Se necessario aggiungete un po' di acqua fredda (poca) fino ad ottenere una pasta omogenea e soda. Fatela riposare avvolta nella pellicola alimentare per circa 30 minuti. Quindi stendete la pasta col mattarello in una sfoglia di circa 2 mm di spessore. Con un coppa pasta ritagliate dei dischi il cui diametro sia sufficiente a rivestire il fondo e i bordi degli stampini in alluminio della Cuki da 7 cm di diametro, precedentemente imburrati e infarinati. Bucherellate il fondo dei tortini con una forchetta, stando attenti a non arrivare con i rebbi allo stampino, altrimenti il ripieno uscirà. Riempite ogni stampino con la farcia ormai fredda e rappresa per circa tre quarti. Ritagliate quindi con un bicchierino un dischetto di pasta del diametro dello stampino e adagiatelo sopra il ripieno. Richiudete i bordi del tortino sopra il dischetto (inumidite appena la circonferenza del dischetto con il dito bagnato di acqua), sigillando bene con le dita e poi i rebbi di una forchetta. Cuocete in forno preriscaldato a 180° per circa 12-15 minuti (nel caso in cui in cottura la farcia fuoriuscisse un po' sopra il tortino non vi preoccupate perché una volta estratti dal forno potete con un cucchiaino ricompattarla visto che freddando la stessa rapprende). Quando saranno freddi ricopriteli con cacao amaro e zucchero al velo mescolati insieme e setacciati con un passino.
Provateli, sono una vera delizia ! Un'esperienza da assaporare 👍
Ecco la foto dei tortini:
Con lo stesso ripieno abbiamo realizzato anche uno splendido "Pupo" (vedi qui la ricetta, ma sostituisci i 75 gr di burro nell'impasto con 60 ml di olio di semi di mais). Questo Pupo non ha niente da invidiare a quello ripieno di cioccolato. Anzi, il sapore di questa farcia è così particolare da renderlo un dolce davvero unico ! Se volete cimentarvi nella preparazione del Pupo in versione "mela cotogna", per le dosi del ripieno, utilizzate le stesse quantità indicate sopra.
Di seguito la foto del Pupo new:
Ravioli dolci con ricotta, cioccolato e alchermes
1 tuorlo grande bio + 1 cucchiaino di latte bio