lunedì 28 gennaio 2019

Sfogliatelle alla crema

Questo fine settimana abbiamo deciso di cimentarci nella preparazione della pasta sfoglia fatta in casa, per poter poi realizzare delle sfogliatelle alla crema realizzate con ingredienti genuini e biologici. La preparazione della pasta sfoglia è un po' laboriosa, ma ne vale decisamente la pena. Per realizzare la pasta sfoglia ci siamo quindi affidate alla ricetta di una chef, l'autrice del blog "Speziata". In commercio infatti la pasta sfoglia non è fatta con il burro, ma con olii vari, tipo olio di palma, palmisti, cocco ecc. Noi abbiamo utilizzato il burro biologico e la differenza a livello di sapore si sente e poi come !! Ecco quindi le dosi per 10 sfogliatelle.
Per la pasta sfoglia:
per il pastello:
200 gr di farina 00 bio
120 gr di acqua fredda
5 gr di sale fino
per il panetto:
250 gr di burro biologico
50 gr di farina 00 bio
Per la farcitura delle sfogliatelle:
poco burro fuso
zucchero
1 uovo sbattuto
per la crema pasticcera:
2 tuorli d'uovo bio
3 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di farina 00 bio
2 bicchieri di latte (circa 300 ml)
1 bustina di vanillina

Procedimento: Per fare la pasta sfoglia il procedimento che abbiamo seguito è quello che sta sul blog "Speziata", dove è possibile visionare anche il video che spiega bene come fare. A questo link potete vedere come realizzare la pasta sfoglia. Noi l'abbiamo fatta il sabato pomeriggio tardi per poi utilizzarla la mattina successiva. La domenica mattina quindi abbiamo innanzi tutto preparato la crema, sbattendo i tuorli con lo zucchero, aggiungendo la farina, il latte e la vanillina. La crema va fatta cuocere a fuoco basso sul fornello con uno spargifiamme per evitare che si attacchi, mescolando continuamente. Deve arrivare a bollore e bollire qualche minuto. E' importante mescolare continuamente per evitare la formazione di grumi. Togliere dal fuoco quando non si sente più il sapore di farina. Far raffreddare. Riprendere la pasta sfoglia dal frigo e stenderla con il mattarello in una sfoglia di circa 2-3 mm, ottenendo un rettangolo non troppo stretto (diciamo che l'altezza del rettangolo deve essere poco più lunga della base). Tagliare per il senso dell'altezza la sfoglia in tre fasce. Spennellare ogni fascia con il burro fuso, sovrapponendo le tre fasce una sull'altra. Spennellate anche l'ultima fascia, quella che rimarrà sopra. Ora arrotolate la fascia ottenuta, compattando con le dita. Si otterrà un rotolo non molto lungo (circa 10 cm), ma spesso. Mettere in freezer nella pellicola trasparente e lasciar riposare un'ora. Passata l'ora riprendere il rotolo e tagliare con un coltello affilato dei dischi spessi poco meno di 1 cm (9 mm circa). Foderare un vassoio con carta forno. Per ogni rotella, con le dita sporche di farina, cominciare a modellare ogni disco dal centro, assottigliando la pasta, fino ad ottenere un cono o imbuto. Inserisco il link a un video che dà un'idea su come procedere per realizzare il cono che sarà poi la sfogliatella (per il resto seguite invece quanto ho scritto nel blog e non considerate le indicazioni del video). Riempite ogni sfogliatella con 2 cucchiaini di crema pasticcera e richiudere la parte alta con i polpastrelli. Mano a mano che si fanno, le sfogliatelle vanno poggiate sul vassoio e riposte in frigo per far raffreddare la pasta sfoglia che si è ammorbidita dopo averla lavorata con le dita. Intanto preriscaldare il forno a 190°. Rivestire una teglia con carta forno. Riprendere le sfogliatelle dal frigo, spennellarle con l'uovo sbattuto e spolverizzarle con abbondante zucchero. Spostare sulla teglia e cuocere in forno preriscaldato per circa 20 minuti o comunque fino a che non si dorano ben bene sopra (dipende da quanto cuoce il forno, nel nostro che è piuttosto "moscio" sopra, hanno cotto quasi 25 minuti). Lasciar raffreddare. 

Ecco le mitiche sfogliatelle alla crema home made !

lunedì 14 gennaio 2019

Torta maialini e leccornie salate (pizzette da bar siciliane, pizzette di sfoglia, ciambelline da buffet e bocconcini ripieni) per il compleanno di Jolie

Venerdì 11 gennaio era il compleanno di Jolie, così come sempre ogni anno ho organizzato una festicciola, preparando una serie di golosità salate e la torta. Abbiamo festeggiato sabato pomeriggio, il 12, in modo che io avessi tempo di cucinare tutto (ho cominciato alle 9 di mattina e ho finito alle 17, ma ne è valsa la pena!) In più venerdì ha anche nevicato, una bellissima coltre di neve candida !!! Che bel regalo per Jolie !
Inserisco quindi le varie ricette, perché ne vale davvero la pena ! Innazi tutto posto la foto della tavolata per dare subito un'idea di che cosa stiamo parlando !

Che ne dite ?
Comincio quindi dalla ricetta della torta di cui sono molto fiera. Si tratta di una torta che simula una tinozza piena di fango in cui stanno a sollazzarsi dei maialini. In internet ce ne sono diversi tipi torte maialini e così ho provato anche io a cimentarmi nella realizzazione di questa laboriosa, ma splendida torta. E' venuta sia molto bella che molto buona ! Per la base ho deciso di utilizzare la torta che si utilizza per fare la Sacher, una vera delizia. L'ho poi farcita con un frosting al mascarpone e panna e per i maialini, li ho realizzati con la pasta di mandorle, perché sinceramnete la pasta di zucchero non è buona e quindi le decorazioni realizzate così sono carine, ma poi non facilmente mangiabili. Con la pasta di mandorle invece i maialini sono venuti buonissimi oltre che belli.

Ingredienti per una torta di circa 22 cm di diametro:
200 gr di farina 00 bio
50 gr di fecola
250 gr di burro bio
250 gr di zucchero bianco
10 uova
160 gr di cioccolato fondente Novi
50 gr di cacao amaro
1 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale
4 cucchiai di latte
2 cucchiai di liquore Creola
Per la crema di farcitura:
250 gr di mascarpone
90 gr di latte condensato
250 ml di panna montata
fogli di gelatina (circa 13 gr)
2 cucchiai di panna per sciogliere i fogli di gelatina
Per la farcitura esterna:
3 scatole di togo fondenti
150 gr di cioccolato fondente Novi
150 ml di panna liquida da montare
Per attaccare i togo e fare gli occhi dei maialini:
70 gr di cioccolato fondente Novi
50 ml di panna
liquida da montare
Per la glassa:

mezzo albume montato a neve
1 pizzico di sale
125 gr di zucchero al velo
qualche goccia di limone
colorante alimentare verde

Per la pasta di mandorle:
1 albume e mezzo montato a neve
1 pizzico di sale
290 gr di farina di mandorle

310 gr di zucchero al velo
coloranti alimentari rosso e nero
caramelle di zucchero bianche per simulare i sassi
Per lo sciroppo:
Creola
zucchero
aqua calda
Per decorare:
1 nastro di raso marrone
Procedimento:
Per prima cosa preparare la pasta di mandorle. Montare a neve ferma l'albume (per quantificare il mezzo albume basta batterlo con una forchetta, pesarlo e poi usarne la metà della quantità dell'albume intero, sempre pesandolo) con un pizzico di sale, aggiungere la farina di mandorle e lo zucchero a velo. Lavorare con le mani fino ad ottenere una palla liscia. Aggiungere il colorante rosso (io ho usato quello in polvere) per ottenere una pasta di mandorle rosa. Lasciar riposare nella pellica alimentare in frigo per un giorno. Il giorno dopo riprendere la pasta di mandorle e per creare i maialini lavorare con le mani la pasta in modo da renderla di nuovo malleabile (si sarà indurita in frigo). La pasta di mandorle che otterrete con le quantità indicate vi avanzerà dopo aver fatto i maialini che servono per la torta e che vedete in foto, ma non è un problema perché è buonissima e potete realizzarci per esempio altri maialini da regalare (sono buonissimi e portano fortuna!) Con del cioccolato fuso e una tasca da pasticceria usa e getta fare gli occhietti dei maiailini. Lasciar seccare i mailaini all'aria. Per conservarli fino all'uso si possono mettere in una tortiera in frigo. Con una piccola parte di pasta di mandorle, aggiungendo una puntina di colorante nero in gel otterrete pasta di mandorle grigia con cui potrete modellare dei piccoli sassi da mettere intorno alla tinozza assime alle caramelle bianche.  Ora preparate la torta. Mescolare a crema il burro ammorbito con 150 gr di zucchero, i 10 tuorli, la Creola, il sale, il cacao, il cioccolato fondente fuso. Aggiungere 6 chiare montate a neve ferma, a cui si sarà aggiunto lo zucchero rimasto (dopo aver montato le chiare, aggiungere piano piano lo zucchero su un lato del recipiente mescolando sempre con le fruste elettriche), con una spatola cercando di non smontare il composto. Rivestire con un cerchio di carta forno il fondo di una tortiera apribile da 22 cm di diametro. Imburrare i bordi e rivestirli con una striscia di carta forno. Versare il composto nella tortiera e cuocere in forno preriscladato a 180 gradi nella parte centrale del forno per circa 45-50 minuti (dipende dal forno, fare la prova dello stecchino).
Lasciare raffreddare completamente (io ho fatto la base giovedì sera, ho farcito la torta venerdì. Poi l'ho decorata sabato quando l'abbiamo mangiata).
Preparare la crema. Mescolare il mascarpone con il latte condensato. Mettere i fogli di gelatina tagliati a pezzetti con le forbici in un conteniotre di acqua fredda per 10 minuti. Montare la panna e incorporarla al mascarpone con una spatola cercando di non smontarla. Strizzare la gelatina e farla sciogliere in due cucchiai di panna liquida riscaldata. Far raffreddare e aggiungere al composto di mascaropone, latte condensato e panna cercando di evitare la formazione di grumi. Mettere in frigo la crema ottenuta. Tagliare in tre strati la base al cioccolato. Versare Creola a piacere in un piatto, aggiungere acqua calda e zucchero a piacere in modo da ottenere uno sciroppo alcolico dolce. Bagnare un po' con lo sciroppo i tre strati di torta ottenuti (bisogna bagnarli un po', non troppo, perché il tipo di base è mollicosa e quindi non va bagnata troppo, solo il poco per insaporirla). Farcire il primo stato di torta con il frosting, ricoprire col secondo strato di torta, farcire nuovamente e ricomporre la torta con l'ultimo strato. A questo punto potete far riposare la torta in frigo.
Preparate la crema di cioccolato e panna per attaccare i togo sulla circonfernza della torta. Riscaldate 50 ml di panna liquida sul fornello. Quando comincia a fare delle bollicine, fuori dal fuoco aggiungere 50 gr di cioccolato a pezzetti. Ottenuta una crema liscia mescolando, far raffreddare leggermente. Con un coltellino mettere un po' di crema ditro ogni togo e porli sulla circonferenza della torta (devono simulare il bordo di una tinozza). Usare un nastro marrone per tenerli fermi legandolo intorno alla circonferenza della torta (sarà anche di decorazione). Preparare la glassa per fare i ciuffetti di erba intorno alla tinozza. Montare a neve ferma l'albume (per quantificare il mezzo albume utilizzate il metodo indicato sopra) con un pizzico di sale e poi aggiungere mano a mano sempre mescolando con le fruste lo zucchero al velo. Aggiungere qualche goccia di limone. Aggiungere un po' di colorante verde in gel. Disporre i sassi grigi fatti di pasta di mandorla e le caramelle di zucchero che simulano i sassi bianchi, intorno ai bordi della "tinozza". Con una tasca da pasticceria usa e getta, riempita di glassa verde, realizzare tutto intorno alla tinozza fra i sassi e sui togo i fili di erba. A questo punto dovete preparare la crema di cioccolato e panna che andrà a simulare il fango con cui ricoprirete la superficie della torta. Vi consiglio di prepararla, terminando la preparazione della torta, almeno due orette prima di servirla. Mettere sul fornello la panna e quando comincia a fare qualche bollicina unire il cioccolato a pezzi fuori dal fuoco, mescolando. Otterrete una bella crema liscia. Farla raffreddare un po'. Versare sulla superficie della torta e aiutarsi con un cucchiaino a stenderla. Adagiare i maialini sulla superficie (quello steso costituito dalla testina, le quattro zampette e la pancetta, i due culetti, il maialino a mollo fino alla vita e quello costituito solo dalla testina e la pancetta che è quindi più a fondo nel fango). Con il cucchiaino creare i movimenti che simulano quelli del fango spostato dai maialini e sporcare leggermente i maialini stessi. Versare un po' di crema a lato della torta e metterci sopra il maialino seduto. E voila ! La vostra torta maialini è pronta !! Porla a riposare in frigo. Consiglio di gustarla fredda (ben freddo il frosting di mascarpone è pù delicato).
Ecco le foto della torta:



Ed ecco la foto della torta tagliata:

Bene, ora passiamo alle ricette delle leccornie salate. Innanzi tutto ho realizzato delle pizzette di sfoglia. Sia le classiche pizzette rosse e bianche, sia delle pizzette ripiene. Sono le cosiddette pizzette di sfoglia sarde. Hanno il condimento dentro. Sono buonissime !
Ingredienti:
1 rotolo di pasta sfoglia
1 barattolo da 200 gr di pomodori a pezzetti Mutti (basta per farcire sia le pizzette di sfoglia che quelle siciliane che vedremo più avanti)
erba cipollina secca
mozzarella bio
sale
olio extra vergine di oliva
origano secco
capperi
1 uovo bio sbattuto
Procedimento:
Preparare il condimento, mescolando il pomodoro, il sale, l'origano e l'olio di oliva in un piatto e in un altro il pomodoro, il sale, l'erba cipollina e l'olio di oliva. Tagliare a pezzettini la mozzarella. Lasciar insaporire per un po'. Tagliare con un coppa pasta da circa 6 cm di diametro dei cerchi. Preparare le pizzette classiche. Pennellare la superficie dei cerchi che si vogliono condire con l'uovo sbattuto. Mettere sulla superficie il condimento con l'origano su alcune e su altre quello con erba cipollina. Aggiungere i pezzetti di mozzarella.Alcune le ho lasciate bianche con erba cipollina e mozzarella. Per le pizzette sarde, mettere il condimento all'origano al centro dei cerchi, aggiungere due capperi per ogni cerchio e pennellare i bordi del cerchio con l'uovo. Richiudere con un altro cerchio pigiando con le dita sui bordi. Con un coppa pasta più piccolo spingere sulla superficie senza tagliare. Pennellare con uovo sbattuto. Mettere a cuocere le pizzette (classiche e sarde) su carta forno in forno preriscaldato a 180° per circa 10 minuti.
Oltre alle buonissime pizzette di sfoglia, un classico dei buffet, ho deciso di preparare le pizzette da bar siciliane. Non le avevo mai fatte e le ho scoperte navigando in internet. Leggendo la ricetta a questo link ho deciso subito di provare. L'impasto si chiama rosticceria siciliana. Sono davvero sublimi !!! Delle nuvole golosissime !!
Ingredienti per 5 pizzette:
125 gr di farina 00 bio
125 gr di farina manitoba
130 ml circa di acqua tiepida
13 gr di lievito di birra
25 gr di burro bio
12 gr di zucchero
7 gr di sale
5 gr di miele
Per il condimento:
pomodori a pezzetti Mutti

mozzarella bio

sale
olio extra vergine di oliva
origano secco
(Nota: io ho usato 1 mozzarella in tutto per preparare le pizzette di sfoglia e quelle siciliane)
Procedimento:
Preparare il condimento, mescolando il pomodoro, il sale, l'origano e l'olio di oliva in un piatto.  Lasciar insaporire per un po'. Tagliare a pezzettini la mozzarella. Sciogliere il lievito nell'acqua tiepida aggiungendo lo zucchero. Nella planetaria unire la farina, il lievito sciolto. Impastare e poi aggiungere il sale, il burro ammorbidito a fiocchetti e il miele. Impastare bene fino ad ottenere un impasto omogeneo. Impastare con le mani infarinate sul tavolo e mettere in un recipiente di plastica unto d'olio,chiuso con coperchio, nel forno chiuso con la sola luce accesa e un contenitore di acqua bollente. Far lievitare un'ora. Riprendere l'impasto e dividerlo in 5 parti. Fare delle palle e schiacciare con le dita sulla teglia del forno rivestita di carta forno. Le pizzette devono essere spesse circa 1-1,5 cm. Rimettere e lievitare nel forno chiuso con la sola luce accesa e un contenitore di acqua bollente per un'altra ora, coperte con un canovaccio. A questo punto farcire ogni pizzetta col condimento di pomodoro. Infornare a 200 gradi in forno preriscaldato per 15 minuti, mettendo nel forno (sul fondo) un recipiente pieno di acqua bollente. Aprire il forno e aggiungere la mozzarella tagliata a pezzetti sulle pizzette; cuocere per altri 5 minuti. Sono davvero da urlo !! Se avanzano possono essere riscaldate in forno preriscaldato a 200 gradi per 3 minuti (noi abbiamo fatto così il giorno dopo ed erano super !)
Ecco una foto dei tre tipi di pizzette; le classiche di sfoglia, le pizzette di sfoglia sarde e quelle siciliane:

Ora è il turno delle ciambelline salate da buffet. Per questa ricetta potete leggere ingredienti e procedimento nel blog Il mio saper fare (questo post è già molto lungo!) Io ho fatto mezza dose rispetto alle quantità indicate lì. Ho utilizzato farina, uovo e burro biologico (garantisco che si sente la differenza del sapore quando si cucina col burro bio !) e 10 gr di lievito di birra fresco. Ho impastato a mano senza robot e sono venute comunque benissimo; le ho fatte lievitare in tutto 3 ore. Le ho fatte cuocere 15 minuti. Il risultato è davvero sublime ! Sono morbidissime e lo rimangono anche il giorno dopo e il giorno dopo ancora (poi sono finite e non ve lo so dire!!) Raffreddate, le ho farcite con provola e prosciutto cotto, provola e prosciutto crudo, salame e provola. Una vera delizia !
Ecco la foto:

E infine degli splendidi bocconcini di pasta da panini per buffet ripieni di provola e salumi (in particolare, salame e prosciutto cotto). Per la pasta potete trovarla nel blog Anice e cannella. Ho preparato i cornetti presenti nel blog più volte e sono sempre venuti benissimo. Questa volta ho deciso di fare dei bocconcini, cotti dopo averli già farciti col ripieno. Per le quantità degli ingredienti ne ho usate la metà della dose indicata lì e per il procedimento mi sono attenuta a quello indicato nel blog. Come per le ciambelline ho utilizzato farina, uovo e burro biologici. Per realizzare i bocconcini ho usato un coppa pasta da 6 cm di diametro. Ho tagliato a pezzetti la provola, il salame e il prosciutto cotto. Ho messo il formaggio e il salume al centro di ogni cerchio. Poi ho richiuso unendo i lembi lungo tutta la cirocnferenza con le dita e facendo in modo che la chiusura rimanesse sotto. Ho messo a rilievitare come indicato nel blog e poi, dopo aver delicatamente pennellato con l'uovo sbattuto, ho cotto in forno preriscaldato a 180 ° per 15 minuti. Anche questi sono davvero ottimi !! Se avanzano basta riscaldarli nel forno preriscaldato a 200 gradi per 3 minuti.
Di seguito i bocconcini ripieni:



Buon appetito !!!!

sabato 5 gennaio 2019

La casetta dolce di Natale

Quest'anno per Natale abbiamo deciso di realizzare la casetta di dolci e caramelle. E' venuta davvero incantevole, come potete vedere dalle foto, ed è anche buonissima! Il procedimento è un po' laborioso, ma non molto complicato. Perciò che aspettate, provateci! Può essere anche uno splendido regalo per dei bambini! Consigliamo di realizzarla il pomeriggio prima del giorno in cui vogliamo presentarla agli ospiti, in modo che la glassa si asciughi perfettamente. Noi l'abbiamo preparata nel pomeriggio del 24 per offrirle al pranzo di Natale.
Ecco gli ingredienti che vi serviranno:
1 confezione di pavesini al cacao
1 pandoro
300 ml di panna non zuccherata da montare
500 gr di cioccolato fondente Novi
1 albume
250 gr di zucchero al velo
biscotti Oro Saiwa
colorante rosso in gel
succo di limone
gelatine di frutta colorate e lenticchie di zucchero
caramelle morbide alla fragola
smarties
Per realizzare i biscotti di pasta frolla:
150 gr di farina bio 00
60 gr di burro bio
75 gr di zucchero
1 uovo bio
1 pizzico di sale
E ora il procedimento:
Per prima cosa realizzate la pasta frolla, sbriciolando il burro freddo nella farina con le dita, unendo poi lo zucchero, il sale e l'uovo. Impastare fino ad ottenere una palla liscia. Pesatene 150 gr e  coloratene la metà col colorante rosso in gel. Realizzate due biscottini a forma di bastoncini di zucchero, come nella foto. Basterà realizzare due cordonicini di frolla di colori diversi, poi intrecciarli e realizzare un biscotto a cui darete la forma di un bastoncino uncitato. Cuocete i due biscotti a 180° in forno preriscaldato senza farli scurire. Poi metteteli a raffreddare. Con la pasta frolla avanzata noi abbiamo fatto dei biscotti che sono buonissimi da mangiare con un thè o con una tazza di cioccolata. Ora cominciate a realizzare la struttura della casetta. Create le due pareti laterali con 6 pavesini che salderete tra loro nel senso della lunghezza di ogni pavesino, con il cioccolato fuso, utilizzando una tasca da pasticceria usa e getta, quelle della Cuki, senza beccuccio di plastica, ritagliando la punta in modo tale che il buco rimanga di qualche millimetro (per le saldature e le rifiniture della casetta vanno sciolti 300 gr circa di cioccolato fondente, con due noci di burro), adagiando i biscotti uno vicino all'altro sopra un foglio di carta forno. Lasciate rassodare il cioccolato. Per velocizzare potete mettere le pareti in freezer per 3 minuti. Con lo stesso procedimento, utilizzando però questa volta 5 pavesini, create le due pareti del davanti e del  dietro della casa. Adesso dovete realizzare la 2 parti superiori del davanti e del dietro della casa. Vi serviranno 3 pavesini per il davanti e 3 per il dietro. Adagiate un pavesino sulla carta forno. Ritagliate gli altri due pavesini a tre quarti della lunghezza. Ponete a destra e a sinistra del pavesino intero le due parti ritagliate più lunghe e a destra e a sinistra delle stesse, le due parti rimaneti più corte, con il latyo arrotondato verso l'alto. Otterrete così una forma a triangolo. Saldate i biscotti con la cioccolata fusa, come avete fatto per le altre pareti e mettete a raffreddare. Ora dovete realizzare il tetto. Si tratta di due parti di tetto costituite ciascuna da una fila di 6 pavesini interi (saldati sempre col cioccolato fuso), sormonatata da un'altra fila di sei pavesini ritagliati (dovete tagliare ogni pavesino in due parti, una più corta e una un po' più lunga e usare per realizzare la fila, la parte più corta). Saldate il tutto sempre con il cioccolato fuso e poi mettete a raffreddare.
Ora va realizzato l'interno della casetta. Mettete sul fuoco 300 ml di panna. Quando sarà ben calda (inizierà a fare qualche bollicina) toglietela dal fuoco e aggiungete 200 gr di cioccolata tagliata a pezzi. Lasciate raffreddare la crema ottenuta in modo che si addensi (deve avere la consistenza della crema pasticcera quando la userete per farcire). Intanto prendete il pandoro e ritagliate una fetta sulla parte superiore nel senso della larghezza (per intenderci otterrete una calatta a forma di stella spessa circa 4 cm, e il corpo del pandoro, sempre a forma di stella, che utilizzerete poi per realizzare il parallelepipedo che costituirà l'interno della casetta). Prendete dunque il corpo del pandoro e rigiratelo in modo che la base sia rivolta verso l'alto. Prendete quindi una delle pareti costituita da 5 pavesini, poggiatela sulla base del pandoro e con un coltello seghettato ritagliate il pandoro a forma di parallelepipedo, seguendo i contorni della parete di pavesini. A questo punto dovete tagliare il parallelepipedo ottenuto (che lascerete nella stessa posizione) in 4 fette. Dovete farlo dividendo la faccia superiore del parallelepipedo in 4 parti nel senso del lato lungo del rettangolo, e segando col coltello dall'alto verso il basso. Avrete ottenuto 4 fette. Ponete una prima fetta su un vassosio e farcite con la crema di cioccolato e panna. Ricoprite con un'altra fetta, farcite e proseguite fino alla quarta fetta che con dev'essere farcita Tenete da parte la crema che vi avanzarà perché vi servità più avanti. Prendete ora uno degli spigoli del pandoro che saranno avanzati, ritagliatelo in modo da ottenere quella che sarà la trave centrale della casetta dove poggeranno le due parti di tetto e le due parti a forma di triangolo delle pareti davanti e dietro. Fissate la trave di pandoro al centro del parallelepipedo, nel senso del lato lungo, con due stecchini di legno (quelli che si usano per gli spiedini), tagliando via la parte di stecchino che sporge. Dovete ora comporre la casetta con le pareti. Cominciate dalle due pareti laterali. Cospargete la parte interna delle due parete col cioccolato fuso (utilizzate sempre la sac à poche usa e getta) e adagiatela contro le superfici laterali del parallelepipedo farcito. Fate lo stesso con le pareti davanti e dietro. Sigillate i bordi che si toccano delle 4 pareti col cioccolato fuso. Adesso montate le parti alte delle pareti, quelle a forma di trinagolo, davanti e dietro, sempre cospargendo la parte interna di cioccolato fuso, e appoggiatele alla trave centrale di pandoro facendole aderire. Qundi montate le due parti di tetto, dopo averle cosparse di cioccolato, appoggiandole sulla trave e sulle parenti corte della casetta. Se rimane dello spazio tra il tetto e la parete lunga della casetta, chiudete con dei pavesini, anche ritagliati se necessario. Sigilliate le parti di giuntura delle struttura col cioccolato fuso. Per riempire gli spazi e le fessure più larghe che dovessero rimanere tra le varie parti assemblate della casetta, usate l'avanzo di crema di cioccolata e panna. Rimettetela sul fuoco e aggiungete 4-5 scacchetti di cioccolata fondente. Una volta fusa lasciatela raffreddare e tirare un po'. Vedrete che avrà una consistanza simile a quella che avete utilizzato per farcire il pandoro. Qundi sarà più facile da utilizzare per riempire gli spazi vuoti rispetto al ciooccolato fuso. Ora, mentre la casetta asciuga, preparate la porta e le finestre. Per prima cosa dovete realizzare la glassa. Battete un albume a neve ferma con le fruste elettriche e pian piano unite 250 gr di zucchero al velo. Otterrete una glassa molto dura. Per renderla più morbida in modo da poterla usare nella sac à poche, aggiungete un po' di succo di limone.  La glassa deve uscire dalla sacca ma essere soda. Dovete quindi avere a disposizione altre due sac à poche usa e getta, una per la glassa bianca e una per la glassa che colorerete con il colorante in gel. Prendete quindi un cucchiaio di glassa e coloratelo con colorante rosso. Qundi prendete un biscotto saiwa,e giratelo, dal verso in cui non compare la greca. Con la glassa rossa disegnate sul biscotto le ante del portone e le maniglie, e dopo aver spalmato di glassa bianca il retro, attaccate il portone alla casetta. Per realizzare le 4 finestre, due per ogni parete lunga, dividete il biscotto saiwa a metà, ciascuna sarà una finestra. In questo caso decorate la parte del biscotto dove risulta la greca, disegnando con la glassa rossa il profilo della finestra. Attaccate due finestre per ogni parte lunga con la glassa bianca. Sempre con la glassa bianca disegnate le tegole del tetto e attaccate le caramelle e gli smarties sul tetto per decorarlo, come vedete in foto. Sulla facciata davanti della casa, sopra la porta, posizionate una corona di smarties verdi, che decorerete con pallini di glassa rossa. Decorate con gli smarties anche la parte dietro della casa e se volete, realizzate una aiuola con gelatine verdi come foglie e lenticchie di zucchero bianchi come ciottoli, dietro la casa. Con la glassa bianca decorate la parte superiore delle finestre e del tetto per simulare la neve, e fate lo stesso intono alla casetta. Non vi rimane ora che attaccare con la glassa, ai lati del portone, i due biscotti a forma di bastoncino di zucchero che avete realizzato prima. Ecco qua, la vostra casetta è finita! Non è stupenda? Ed è anche buonissima, sia le pareti, fatte di pavesini al cioccolato arricchiti dal gusto del cioccolato fondente, sia le varie caramelle e gli smarties, sia la parte interna costituita da pandoro farcito con la squisita crema al cioccolato. A casa nostra la casetta non ha resistito più di una sera! E' stata mangiata tutta e gli ospisti ci hanno fatto tantissimi complimenti!
Ecco le foto della meraviglia:

venerdì 4 gennaio 2019

Uramaki (ricetta di sushi giapponese)

Poco prima di Natale abbiamo deciso di cucinare il sushi. Infatti visto che Petite non può mangiare le alghe, abbiamo deciso di provare a cucinare il sushi evitando l'uso delle stesse. Voi potete anche utilizzarle se volete, ma vi assicuriamo che anche senza, gli uramaki sono ottimi. Gli uramaki sono un tipo di sushi arrotolato che prevede l'alga all'interno che racchiude il ripieno e all'esterno il riso con semi. Noi abbiamo eliminato l'alga arrotolando direttamente il riso. Al posto della stuoina giapponese che si utilizza per aiutarsi ad arrotolare il sushi, noi abbiamo usato una "stuoina" fai da te, larga 23 e lunga 29 cm, realizzata con carta di alluminio, ripiegata più volte e ricoperta con pellicola alimentare doppia.

Ingredienti:

250 gr di riso per sushi (attenzione: è fondamentale usare il riso per sushi e altre ricette giapponesi, perché si tratta di un particolare tipo di riso che una volta cotto, si assembla senza problemi)

75 ml di aceto di riso

30 gr di zucchero

2,5 gr di sale fino

600 ml di acqua 

mezza confezione di salmone affumicato

1 philadelphia classico

1 scatoletta di tonno in olio extra vergine di oliva

maionese

uova di lompo

semi di sesamo

Procedimento:

Mettete il riso in una ciotola e lavatelo sotto l'acqua fredda per 5-6 volte, muovendolo con le mani. Lasciarlo a bagno per 15 minuti. Scolarlo e lasciarlo riposare per altri 15 minuti in un passino. Mettete il riso in una pentola e ricopritelo a filo con l'acqua. Portare a bollore a fuoco medio il riso coperto con coperchio. Fate bollire per 5 minuti. Abbassare la fiamma e far bollire per altri 8-10 minuti a fuoco basso. Spegnere il fuoco. Lasciare riposare il riso col coperchio per 10 minuti. Intanto mentre il riso bolle bagnare un contenitore largo e basso se di legno e tamponarlo. Se non avete un recipiente di legno usate un recipiente di ceramica. L'importante è che non sia di metallo. Per il condimento, versate l'aceto di riso in un pentolino con lo zucchero e il sale. Far sciogliere sul fuoco senza far bollire. Far raffreddare. Mettere il riso nel contenitore largo e basso. Colare sopra il riso la miscela di aceto; per far in modo di irrorare tutto il riso uniformemente non versate direttamente sul riso ma sopra una spatola di legno che terrete sopra il riso stesso. Muovere il riso con la spatola senza schiacciare, sventolandolo con un piatto di plastica o un ventaglio per raffreddarlo in fretta e far evaporare l'aceto. Una volta raffreddato a temperatura ambiente, coprire la superficie del riso con un canovaccio inumidito con acqua fredda e lasciarlo riposare per qualche minuto. Il riso deve essere sempre coperto, quando non lo utilizzate, col canovaccio umido, per evitare che si secchi. Preparare il ripieno, tagliando pezzettini di salmone affumicato, tocchetti di philadelphia e pezzettini di tonno che avrete scolato dall'olio attraverso un passino. Prendete la "stuoina" di alluminio ricoperta di pellicola alimentare e ricpritela con il riso stendendolo con le dita inumidite di acqua (devono essere umide ma non gocciolare). Il rettangolo di riso che formerete sarà di circa la metà della stuoina, lasciando 3 cm almeno dal bordo della stuoina più vicno a voi (devono esserci 3 cm di spazio anche dai lati corti della stuoina). Lo spessore del riso deve essere di circa 1 cm.Spargere sul rettangolo di riso semi di sesamo a piacere. Mettere sul riso, nel verso della lunghezza, il ripieno che deve essere costituito da due ingredienti, ossia pesce e formaggio o pesce e maionese, a mo' di rotolino (noi abbiamo accoppiato salmone e philadelphia, uova di lompo e philadelphia, tonno e maionese). Il ripieno deve essere messo non al centro del rettangolo di riso ma a un'altezza di circa 2/3. A questo punto arrotolare il riso, aiutandosi con la stuoina, andando con la stessa oltre il ripieno e stringere la prima parte del rotolo di riso. Continuare ad arrotolare, facendo scorrere la stuoina in avanti. La stuoina aiuta ad arrotolare e a compattare il rotolo di sushi. Tagliare con il coltello inumidito (ma non grondante) in 8 pezzi. Tagliare prima a metà e poi ogni metà in 4 pezzi partendo sempre dal centro. Per chiarire meglio il procedimento dell'arrotolamento ecco il link a un video dove una chef giapponese illustra le fasi.
Variante: per gli uramaki ripieni di uova di lompo e philadelphia, abbiamo deciso di mettere i semi di sesamo all'esterno del riso, versandoli in quantità discreta sulla stuoina prima di stendere il riso.

Questi sono i nostri uramaki: 

Davvero squisiti, accompagnati da una birra fredda !!

Roccoco'

Con questo post passiamo al dolce. Si tratta di squisite ciambelline croccanti, speziate piene di mandorle. Sono dei dolci molto facli da fare e gli ingredienti sono pochi ma golosissimi: mandorle, zucchero, cedro candito, scorza d'arancia e spezie, in particolare il pisto, la mistura di spezie costituita da polvere di cannella, di chiodi di garofano, pepe e noce moscata.

Ecco gli ingredienti per circa 11 roccoco':

100 gr di mandorle con la pelle

250 farina 0 bio

250 gr di zucchero bianco

100 gr di cedro candito

1 arancia non trattata

87 gr di acqua a temperatura ambiente

1 punta di bicarbonato

2 gr di pisto (polvere di cannella, di chiodi di garofano, di pepe nero e di noce moscata)

Per la decorazione:

1 uovo bio 

30 gr di mandorle con la buccia

Procedimento:

Tostare le mandorle con la pelle in forno preriscaldato a 180 gradi per 5 minuti. Lasciarle intipedire. Tritarne 50 gr col mixer. In una ciotola unire la farina con lo zucchero e il bicarbonato, le spezie e le mandorle tritate. Grattugiare 1/4 di scorza di arancia sul composto e impastare con l'acqua fino ad ottenere un composto asciutto e compatto. Unire il cedro candito tagliato a pezzetti e i 50 gr di mandorle intere rimaste. Versare il composto sul tavolo e lavorarlo con le mani fino ad ottenere una palla liscia. Dividerla in 11 pezzi con le mani per non tagliare le mandorle intere e modellare delle ciambelline facendo dei rotolini di circa 20 cm di lunghezza (i panetti devono oscillare dai 65 ai 75 gr). Stringere con i polpastrelli le estremità del rotolino per farle attaccare bene quando si forma la ciambellina. Spennellare con uovo sbattutto e mettere sulla superficie 3 mandorle a ciambellina. Cuocere in forno preriscladato su una leccarda ricoperta con carta forno a 180 gradi per circa 25 minuti finché saranno ben dorate. Accorgimento: più il forno è caldo e meglio le ciambelline manterranno la forma senza allargarsi troppo, ma crescendo, per cui infornare quando il forno è bello caldo. Quando si tirano fuori dal forno sono ancora morbide, ma poi freddandosi si induriranno. Vanno mangiate fredde. Se si vuole si consiglia di inzupparle nel vino Marsala. Sono ancora più buone!

Ecco i Roccoco':


Khachapuri dalla Georgia

Cari amici, un'altra ricetta salata. Questa volta queste autentiche prelibatezze vengono dalla lontana Georgia (non quella americana, ma quella dell'est, vicino alla Russia). Le abbiamo scovate navigando in internet e capitando sul canale Recetas de Esbieta, davvero molto, molto interessante!

Si tratta di una ricetta che richiede un po' di attenzione, ma che alla fine ripaga completamente lo chef (e i suoi invitati) perché vi farà leccare le dita, i baffi e quant'altro. Sono focacce ripiene di formaggio, davvero deliziose, dal sapore indescrivibile! Bisogna provarle! Speriamo che gli amici georgiani e la stessa Esbieta, se ci leggono, daranno l'ok a come noi le abbiamo realizzate (vedi le fotto sotto).

Ingredienti per 5 khachapuri:

2 yogurt magri bio da 125 ml ciascuno

390 gr di farina 0 bio

2 cucchiai di olio extra vergine di oliva

1/4 di cucchiaino di bicarbonato di sodio

1/2 cucchiaino di sale

1 uovo bio

Per l'interno:

250 gr di feta

250 gr di gouda

1 uovo

burro bio per la superficie

Procedimento:

Mescolare con un cucchiaio in una terrina lo yogurt, il bicarbonato, il sale, l'uovo, facendoli amalgamare. Aggiungere mano a mano, setacciandola con un passino, 390 gr di farina, poi 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva, quindi impastare con le mani fino a ottenere una palla liscia. Mettere a riposare per 20 minuti coperta con pellicola alimentare. Intanto grattugiate in una terrina il gouda e la feta con una grattugia manuale. Aggiungere l'uovo e mescolare prima con un cucchiaio e poi con le mani formate 5 palle uguali. Prendete la pasta, fatene un panetto e dividetelo in 5 pezzi uguali. Con ogni pezzo formare una pallina tirando la pasta con le dita verso la parte bassa centrale della palla in modo che la stessa venga bella liscia. Mettere a riposare per 10 minuti le palle sotto un foglio di pellicola alimentare sul tavolo. Passati i 10 minuti prendere una palla (lasciando le altre sotto la pellicola), infarinare il tavolo e stenderla con i polpastrelli in un cerchio di 12 cm. Mettere al centro una palla di formaggio e richiudere il disco di pasta intorno alla palla di formaggio, pizzicando i bordi verso l'alto in modo da richiudere il disco sulla sommità della palla nel punto centrale. A questo punto con i polpastrelli compattare la pasta della palla sul punto di chiusura, quindi rigirla tra le mani in modo tale che la pasta e la farcitura di formaggio aderiscano completamente. Sul tavolo infarinato poggiare la palla con il punto di chiusura rivolto verso l'alto. Spolverare di farina la superficie della palla e con i polpastrelli delicatamente cominciare a appiattire la palla fino a raggiungere 18 cm di diametro circa. Stendere col mattarello delicatalemente fino a 20 cm di diametro. Scaldare una padella antiaderente a fuoco medio e ungere con un po' di olio di oliva la superficie quando sarà calda. Posizionare la focaccia nella padella e cuocere per circa 2 minuti (finché sotto non si colorisce: l'effetto visivo della superfice cotta è quello della piadina). Girare con una spatola la focaccia. Mentre la superficie inferiore cuoce per altri 2 minuti (vedrete che si gonfierà), ungere la superficie superiore con un pezzo di burro infilzato con una forchetta. Quando la focaccia è cotta, spadellare su un piatto rigirandola, in modo da poter ungere anche l'altra superficie col burro. Ripetere l'operazione per le altre 4 palle di pasta. 

Gustare i khachapuri tiepidi. Sono da urlo!!!

Ecco le fotografie:




Pizza panzona (integrale con pomodorini secchi, feta e olive nere)

Buongiorno e buon anno!! Ecco il primo post del 2019, la ricetta di una pizza integrale farcita con pomodorini secchi sott'olio, olive nere al forno e feta. Il suo nome deriva dal tipo di condimento, simile a quello utilizzato per i super panzoni di cui potete trovare la ricetta qui.
Di seguito gli ingredienti per la pasta:
240 gr di farina integrale bio

46 gr di farina 0 bio

8 gr di lievito di birra

1 cucchiaio abbondante di olio extra vergine di oliva bio

3 pizzicotti abbondanti di sale

1 pizzico di zucchero di canna integrale bio

200 ml di acqua tipedida

Per la farcitura:

1 confezione di feta greca da 200 gr
olive nere cotte al forno

pomodorini secchi in olio di oliva (meglio se farciti con aglio, capperi e spezie)
Procedimento:
Sciogliere 8 grammi di lievito di birra in poca acqua tiepida (dei 200 ml da utilizzare) aggiungendo il pizzizo di zucchero. In una terrina versare la restante acqua, aggiungere l'olio, i pizzicotti di sale e mano a mano la farina, mscolando con le mani. Quando l'impasto è ancora liquido aggiungere il lievito sciolto. Continuare a aggiungere la farina, tenendone un po' da parte per impastare. Rovesciare lìimpasto sul tavolo e con la farina rimasta continuare a impastare fino ad ottenere una palla morbida e liscia. Mettere a lievitare in un posto tiepido, dopo aver inciso sulla superficie della palla una x (la tipica "croce" della pasta del pane), coperta con un canovaccio, per almeno 2 ore.Quando l'impasto sarà lievitato impastarlo di nuovo con le mani velocemente e stenderlo con un mattarello della grandezza del testo del forno. Oleate con olio extra vergine di oliva il testo prima di adagiarvi sopra la pasta stesa. Salare la superfice con pizzichi di sale fino. Sbriciolate grossolanamente la feta sopra la pasta, guarnite poi con olive nere e pomodorini secchi sott'olio tagliati a pezzetti. Infine con un cucchiaino spargete un po' di olio dei pomodorini sulla superficie della pizza per completare la farcitura. Cuocete a 200 gradi in forno preriscaldato per circa 8-10 minuti (dipende dal forno). Controllate con una forchetta che la base della pizza sia asciutta.

Tagliare e mangiare leggermente tipedida (non deve essere bollente per poter apprezzare meglio tutti i sapori).

Ecco le foto: