giovedì 10 agosto 2017

La treccia golosa

Ancora una ricetta golosa con la cioccolata, stavolta però da usare in tavolette da 100 grammi, in particolare si tratta di due tavolette Novi alla giuanduia che costituiscono il cuore pulsante e dolce di questa morbissima treccia!

Ecco gli ingredienti:

Ingredienti

250 gr di farina manitoba

1 uovo piccolo

125 gr di yogurt magro senza lattosio

mezzo cucchiaio di miele

20 ml di olio di semi di mais

12 gr di lievito di birra

1 pizzico di zucchero 

1 pizzico di sale

2 cucchiaiate di latte tiepido 

60 gr di zucchero

vanillina

un tuorlo allungato con un po' di latte per spennellare 

2 tavolette di cioccolata gianduia Novi

Procedimento

Sciogliere il lievito nel latte tiepido con un pizzico di zucchero. Mettere nel robot tutti gli ingredienti e infine il lievito sciolto. Impastare con le fruste per lievitati fino ad ottenere un impasto liscio e appiccicoso. Tirare fuori l'impasto aiutandosi con una spatola, usando pochissima farina per impastarlo sul piano di lavoro. Fare una palla e mettere a lievitare in un recipiente di vetro spolverizzato di farina e coperto con pellicola alimentare, in forno con la luce accesa per 5 ore. Riprendere l'impasto staccandolo con poca farina dalla pellicola (si appiccica alla pellicola perché cresce moltissimo) e dal recipiente. Impastate con il minimo di farina indispensabile perché la pasta deve rimanere morbida. Poi stendetela a forma di rettangolo, dello spessore di 3-4 mm. Al centro posizionate le due tavolette di cioccolata, in modo che abbiano sotto e sopra un bordo di almeno 7 cm di pasta e sui lati almeno 10 cm. Ora tagliate sui lati delle strisce inclinate in diagonale verso il basso, dal bordo esterno laterale del rettangolo di pasta fino alla tavoletta di cioccolata. Fatelo da entrambi i lati. Sotto e sopra lasciate dei rettangoli di pasta, ritagliando i tringoli di pasta in eccesso che si formano con la prima striscia dall'alto e l'ultima dal basso. Ora ripiegate i bordi di sotto e di sopra sulla cioccolata e poi chiudete la striscia di ciascun lato sulla cioccolata, incrociandola con quella corrispondente dell'altro lato. Avrete così una treccia. Spennellate col tuorlo sbattuto mescolato col latte, cercando di chiudere eventuali buchetti della treccia pizzicando la pasta. Lasciate lievitare la treccia in luogo tiepido per un'altra ora. Poi cuocete in forno preiriscaldato ventilato a 160° per circa 15 minuti. La treccia dovrà avere un bel colore dorato. Se la mangiate appena raffredata, la cioccolata all'interno sarà morbida, ma se la lasciate riposare al fresco per un giorno, l'interno  custodirà per voi un cuore di cioccolato da mordere!

Ecco la mitica tracciona:

 Eccola aperta:


La lampada fatata della Mobile Suit

Salve, amici ! Oggi vogliamo inserire le foto della nuova lampada che abbiamo realizzato per la nostra Mobile Suit. Avevamo bisogno infatti di una lampada con luce soffusa per le sere nel petit "living" della nostra casetta mobile, che non attirasse, dalle finestre aperte, insetti volanti vari che, richiamati dalla luce, si addossano alle zanzariere.
Avendo poco spazio e con la necessità di mettere la lampada in un preciso punto "libero" della casetta, non poggiata, ma sospesa (abbiamo utilizzato il posto dove era posizionato il piccolo estintore, inutile fuori da un campeggio) e non trovando niente di niente in commercio (dure ricerche su internet), abbiamo deciso di realizzarla da sole !! Così, facendo rivivere oggetti legati alla nostre giornate prima del terremoto, che stavano nella casa lesionata, ha preso vita questa splendida lampada fatata.
La luce che fa e l'atmosfera che crea è molto rilassante e magica.
Il lampioncino di vetro e metallo che era sul camino della vecchia casa con dentro una candela ha ripreso vita con pigne, frutta secca, rametti e allegre coccinelle, attaccati all'esterno. Jolie ha realizzato il piccolo impianto interno con la lampadina, dipingendo la base della stessa di color oro e decorandolo con lustrini argentati e poi cercavamo una magica presenza che vegliasse sulla nostra nuova vita e ci portasse un po' di fortuna dopo il terremoto che ha scombussolato la nostra quotidianità.
Volevamo acqustare una fata in resina, ma non abbiamo trovato niente. Ci siamo allora ricordate di due dolcissimi folletti che ci erano stati regalati dalla nostra cara e dolce mamma e che erano nella casa lesionata.
E così le due magiche presenze sono diventate gli abitanti della lampada fatata, appesi a leggeri e lucenti fili di rame.
Ora speriamo che la lampada ci porti tanta fortuna in vista della ricostruzione sulla Collina dei mici !!
Di seguito le foto della lampada:

   La lampada di giorno

Ed ecco la lampada in notturna, non è magica ?