venerdì 4 gennaio 2019

Uramaki (ricetta di sushi giapponese)

Poco prima di Natale abbiamo deciso di cucinare il sushi. Infatti visto che Petite non può mangiare le alghe, abbiamo deciso di provare a cucinare il sushi evitando l'uso delle stesse. Voi potete anche utilizzarle se volete, ma vi assicuriamo che anche senza, gli uramaki sono ottimi. Gli uramaki sono un tipo di sushi arrotolato che prevede l'alga all'interno che racchiude il ripieno e all'esterno il riso con semi. Noi abbiamo eliminato l'alga arrotolando direttamente il riso. Al posto della stuoina giapponese che si utilizza per aiutarsi ad arrotolare il sushi, noi abbiamo usato una "stuoina" fai da te, larga 23 e lunga 29 cm, realizzata con carta di alluminio, ripiegata più volte e ricoperta con pellicola alimentare doppia.

Ingredienti:

250 gr di riso per sushi (attenzione: è fondamentale usare il riso per sushi e altre ricette giapponesi, perché si tratta di un particolare tipo di riso che una volta cotto, si assembla senza problemi)

75 ml di aceto di riso

30 gr di zucchero

2,5 gr di sale fino

600 ml di acqua 

mezza confezione di salmone affumicato

1 philadelphia classico

1 scatoletta di tonno in olio extra vergine di oliva

maionese

uova di lompo

semi di sesamo

Procedimento:

Mettete il riso in una ciotola e lavatelo sotto l'acqua fredda per 5-6 volte, muovendolo con le mani. Lasciarlo a bagno per 15 minuti. Scolarlo e lasciarlo riposare per altri 15 minuti in un passino. Mettete il riso in una pentola e ricopritelo a filo con l'acqua. Portare a bollore a fuoco medio il riso coperto con coperchio. Fate bollire per 5 minuti. Abbassare la fiamma e far bollire per altri 8-10 minuti a fuoco basso. Spegnere il fuoco. Lasciare riposare il riso col coperchio per 10 minuti. Intanto mentre il riso bolle bagnare un contenitore largo e basso se di legno e tamponarlo. Se non avete un recipiente di legno usate un recipiente di ceramica. L'importante è che non sia di metallo. Per il condimento, versate l'aceto di riso in un pentolino con lo zucchero e il sale. Far sciogliere sul fuoco senza far bollire. Far raffreddare. Mettere il riso nel contenitore largo e basso. Colare sopra il riso la miscela di aceto; per far in modo di irrorare tutto il riso uniformemente non versate direttamente sul riso ma sopra una spatola di legno che terrete sopra il riso stesso. Muovere il riso con la spatola senza schiacciare, sventolandolo con un piatto di plastica o un ventaglio per raffreddarlo in fretta e far evaporare l'aceto. Una volta raffreddato a temperatura ambiente, coprire la superficie del riso con un canovaccio inumidito con acqua fredda e lasciarlo riposare per qualche minuto. Il riso deve essere sempre coperto, quando non lo utilizzate, col canovaccio umido, per evitare che si secchi. Preparare il ripieno, tagliando pezzettini di salmone affumicato, tocchetti di philadelphia e pezzettini di tonno che avrete scolato dall'olio attraverso un passino. Prendete la "stuoina" di alluminio ricoperta di pellicola alimentare e ricpritela con il riso stendendolo con le dita inumidite di acqua (devono essere umide ma non gocciolare). Il rettangolo di riso che formerete sarà di circa la metà della stuoina, lasciando 3 cm almeno dal bordo della stuoina più vicno a voi (devono esserci 3 cm di spazio anche dai lati corti della stuoina). Lo spessore del riso deve essere di circa 1 cm.Spargere sul rettangolo di riso semi di sesamo a piacere. Mettere sul riso, nel verso della lunghezza, il ripieno che deve essere costituito da due ingredienti, ossia pesce e formaggio o pesce e maionese, a mo' di rotolino (noi abbiamo accoppiato salmone e philadelphia, uova di lompo e philadelphia, tonno e maionese). Il ripieno deve essere messo non al centro del rettangolo di riso ma a un'altezza di circa 2/3. A questo punto arrotolare il riso, aiutandosi con la stuoina, andando con la stessa oltre il ripieno e stringere la prima parte del rotolo di riso. Continuare ad arrotolare, facendo scorrere la stuoina in avanti. La stuoina aiuta ad arrotolare e a compattare il rotolo di sushi. Tagliare con il coltello inumidito (ma non grondante) in 8 pezzi. Tagliare prima a metà e poi ogni metà in 4 pezzi partendo sempre dal centro. Per chiarire meglio il procedimento dell'arrotolamento ecco il link a un video dove una chef giapponese illustra le fasi.
Variante: per gli uramaki ripieni di uova di lompo e philadelphia, abbiamo deciso di mettere i semi di sesamo all'esterno del riso, versandoli in quantità discreta sulla stuoina prima di stendere il riso.

Questi sono i nostri uramaki: 

Davvero squisiti, accompagnati da una birra fredda !!

Roccoco'

Con questo post passiamo al dolce. Si tratta di squisite ciambelline croccanti, speziate piene di mandorle. Sono dei dolci molto facli da fare e gli ingredienti sono pochi ma golosissimi: mandorle, zucchero, cedro candito, scorza d'arancia e spezie, in particolare il pisto, la mistura di spezie costituita da polvere di cannella, di chiodi di garofano, pepe e noce moscata.

Ecco gli ingredienti per circa 11 roccoco':

100 gr di mandorle con la pelle

250 farina 0 bio

250 gr di zucchero bianco

100 gr di cedro candito

1 arancia non trattata

87 gr di acqua a temperatura ambiente

1 punta di bicarbonato

2 gr di pisto (polvere di cannella, di chiodi di garofano, di pepe nero e di noce moscata)

Per la decorazione:

1 uovo bio 

30 gr di mandorle con la buccia

Procedimento:

Tostare le mandorle con la pelle in forno preriscaldato a 180 gradi per 5 minuti. Lasciarle intipedire. Tritarne 50 gr col mixer. In una ciotola unire la farina con lo zucchero e il bicarbonato, le spezie e le mandorle tritate. Grattugiare 1/4 di scorza di arancia sul composto e impastare con l'acqua fino ad ottenere un composto asciutto e compatto. Unire il cedro candito tagliato a pezzetti e i 50 gr di mandorle intere rimaste. Versare il composto sul tavolo e lavorarlo con le mani fino ad ottenere una palla liscia. Dividerla in 11 pezzi con le mani per non tagliare le mandorle intere e modellare delle ciambelline facendo dei rotolini di circa 20 cm di lunghezza (i panetti devono oscillare dai 65 ai 75 gr). Stringere con i polpastrelli le estremità del rotolino per farle attaccare bene quando si forma la ciambellina. Spennellare con uovo sbattutto e mettere sulla superficie 3 mandorle a ciambellina. Cuocere in forno preriscladato su una leccarda ricoperta con carta forno a 180 gradi per circa 25 minuti finché saranno ben dorate. Accorgimento: più il forno è caldo e meglio le ciambelline manterranno la forma senza allargarsi troppo, ma crescendo, per cui infornare quando il forno è bello caldo. Quando si tirano fuori dal forno sono ancora morbide, ma poi freddandosi si induriranno. Vanno mangiate fredde. Se si vuole si consiglia di inzupparle nel vino Marsala. Sono ancora più buone!

Ecco i Roccoco':


Khachapuri dalla Georgia

Cari amici, un'altra ricetta salata. Questa volta queste autentiche prelibatezze vengono dalla lontana Georgia (non quella americana, ma quella dell'est, vicino alla Russia). Le abbiamo scovate navigando in internet e capitando sul canale Recetas de Esbieta, davvero molto, molto interessante!

Si tratta di una ricetta che richiede un po' di attenzione, ma che alla fine ripaga completamente lo chef (e i suoi invitati) perché vi farà leccare le dita, i baffi e quant'altro. Sono focacce ripiene di formaggio, davvero deliziose, dal sapore indescrivibile! Bisogna provarle! Speriamo che gli amici georgiani e la stessa Esbieta, se ci leggono, daranno l'ok a come noi le abbiamo realizzate (vedi le fotto sotto).

Ingredienti per 5 khachapuri:

2 yogurt magri bio da 125 ml ciascuno

390 gr di farina 0 bio

2 cucchiai di olio extra vergine di oliva

1/4 di cucchiaino di bicarbonato di sodio

1/2 cucchiaino di sale

1 uovo bio

Per l'interno:

250 gr di feta

250 gr di gouda

1 uovo

burro bio per la superficie

Procedimento:

Mescolare con un cucchiaio in una terrina lo yogurt, il bicarbonato, il sale, l'uovo, facendoli amalgamare. Aggiungere mano a mano, setacciandola con un passino, 390 gr di farina, poi 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva, quindi impastare con le mani fino a ottenere una palla liscia. Mettere a riposare per 20 minuti coperta con pellicola alimentare. Intanto grattugiate in una terrina il gouda e la feta con una grattugia manuale. Aggiungere l'uovo e mescolare prima con un cucchiaio e poi con le mani formate 5 palle uguali. Prendete la pasta, fatene un panetto e dividetelo in 5 pezzi uguali. Con ogni pezzo formare una pallina tirando la pasta con le dita verso la parte bassa centrale della palla in modo che la stessa venga bella liscia. Mettere a riposare per 10 minuti le palle sotto un foglio di pellicola alimentare sul tavolo. Passati i 10 minuti prendere una palla (lasciando le altre sotto la pellicola), infarinare il tavolo e stenderla con i polpastrelli in un cerchio di 12 cm. Mettere al centro una palla di formaggio e richiudere il disco di pasta intorno alla palla di formaggio, pizzicando i bordi verso l'alto in modo da richiudere il disco sulla sommità della palla nel punto centrale. A questo punto con i polpastrelli compattare la pasta della palla sul punto di chiusura, quindi rigirla tra le mani in modo tale che la pasta e la farcitura di formaggio aderiscano completamente. Sul tavolo infarinato poggiare la palla con il punto di chiusura rivolto verso l'alto. Spolverare di farina la superficie della palla e con i polpastrelli delicatamente cominciare a appiattire la palla fino a raggiungere 18 cm di diametro circa. Stendere col mattarello delicatalemente fino a 20 cm di diametro. Scaldare una padella antiaderente a fuoco medio e ungere con un po' di olio di oliva la superficie quando sarà calda. Posizionare la focaccia nella padella e cuocere per circa 2 minuti (finché sotto non si colorisce: l'effetto visivo della superfice cotta è quello della piadina). Girare con una spatola la focaccia. Mentre la superficie inferiore cuoce per altri 2 minuti (vedrete che si gonfierà), ungere la superficie superiore con un pezzo di burro infilzato con una forchetta. Quando la focaccia è cotta, spadellare su un piatto rigirandola, in modo da poter ungere anche l'altra superficie col burro. Ripetere l'operazione per le altre 4 palle di pasta. 

Gustare i khachapuri tiepidi. Sono da urlo!!!

Ecco le fotografie:




Pizza panzona (integrale con pomodorini secchi, feta e olive nere)

Buongiorno e buon anno!! Ecco il primo post del 2019, la ricetta di una pizza integrale farcita con pomodorini secchi sott'olio, olive nere al forno e feta. Il suo nome deriva dal tipo di condimento, simile a quello utilizzato per i super panzoni di cui potete trovare la ricetta qui.
Di seguito gli ingredienti per la pasta:
240 gr di farina integrale bio

46 gr di farina 0 bio

8 gr di lievito di birra

1 cucchiaio abbondante di olio extra vergine di oliva bio

3 pizzicotti abbondanti di sale

1 pizzico di zucchero di canna integrale bio

200 ml di acqua tipedida

Per la farcitura:

1 confezione di feta greca da 200 gr
olive nere cotte al forno

pomodorini secchi in olio di oliva (meglio se farciti con aglio, capperi e spezie)
Procedimento:
Sciogliere 8 grammi di lievito di birra in poca acqua tiepida (dei 200 ml da utilizzare) aggiungendo il pizzizo di zucchero. In una terrina versare la restante acqua, aggiungere l'olio, i pizzicotti di sale e mano a mano la farina, mscolando con le mani. Quando l'impasto è ancora liquido aggiungere il lievito sciolto. Continuare a aggiungere la farina, tenendone un po' da parte per impastare. Rovesciare lìimpasto sul tavolo e con la farina rimasta continuare a impastare fino ad ottenere una palla morbida e liscia. Mettere a lievitare in un posto tiepido, dopo aver inciso sulla superficie della palla una x (la tipica "croce" della pasta del pane), coperta con un canovaccio, per almeno 2 ore.Quando l'impasto sarà lievitato impastarlo di nuovo con le mani velocemente e stenderlo con un mattarello della grandezza del testo del forno. Oleate con olio extra vergine di oliva il testo prima di adagiarvi sopra la pasta stesa. Salare la superfice con pizzichi di sale fino. Sbriciolate grossolanamente la feta sopra la pasta, guarnite poi con olive nere e pomodorini secchi sott'olio tagliati a pezzetti. Infine con un cucchiaino spargete un po' di olio dei pomodorini sulla superficie della pizza per completare la farcitura. Cuocete a 200 gradi in forno preriscaldato per circa 8-10 minuti (dipende dal forno). Controllate con una forchetta che la base della pizza sia asciutta.

Tagliare e mangiare leggermente tipedida (non deve essere bollente per poter apprezzare meglio tutti i sapori).

Ecco le foto: