venerdì 11 marzo 2022

Gnudi al sugo di pomodoro

E ora vi diamo una ricetta salata davvero interessante. Si tratta di un piatto tipico della cucina toscana che ha il grande merito di permettervi di provare il sapore sublime dell'impasto dei ravioli senza però dover fare anche la pasta. Si chiamano gnudi, infatti, proprio perché sono come dei ravioli "nudi", privi del rivestimento di pasta all'uovo. Come capite sono velocissimi da fare, vanno cotti come se fossero ravioli e poi vanno conditi col sugo al pomodoro. Provateci e vi regalerete un pranzo o una cena squisiti. Ecco le dosi per circa 30 gnudi:
450 gr di spinaci congelati bio
1 noce di burro
230 gr di ricotta di pecora
3 cucchiai di pecorino romano grattugiato
un uovo bio
sale q.b.
noce moscata q.b.
60 gr di farina 0 più quella che vi servirà per infarinare gli gnugi.
Il procedimento è semplicissimo. Cuocete gli spinaci ancora congelati nella pentola a pressione con il cestello, mettendo 2 bicchieri d'acqua sul fondo, cuocendoli per 3/4 minuti da quando sfiata. Ripassateli in padella con la noce di burro e fateli raffreddare. Quindi mescolateli con la ricotta, l'uovo, il pecorino, aggiustando di sale e mettendo un bel pizzico di noce moscata. Alla fine aggiungete la farina. Mescolate bene il composto e lasciatelo riposare per circa mezz'ora. Passato il tempo, riprendete il composto e dopo esservi infarinati le mani, con l'aiuto della forchetta prendete un po' di composto, fate una pallina del diametro di 2-2,5 cm, spolverizzandola con poca farina se tende ad attaccarsi alle mani. Ma attenzione, non esagerate con la farina, altrimenti gli gnudi saranno duri. Non dovete maneggiarli troppo, quel tanto che serve per modellarli, poi appoggiateli su un vassoio infarinato. Intanto mettete a bollire l'acqua sul fuoco in una pentola alta. Via via che fate gli gnudi, se l'acqua bolle, dopo averla salata, mettete un po' di gnudi nell'acqua (quanti ne entrano nella pentola per stare abbastanza larghi), mescolandoli con delicatezza. Quindi lasciateli cuocere e quando salgono in superficie scolateli con una scumaiola e poneteli su un vassoio. Dopo un minuto muoveteli appena con un dito per evitare che si attacchino troppo alla superficie del vassoio. Quando avrete cotto tutti gli gnudi, mettete il sugo di pomodoro (meglio se lo avete preparato direttamente lì) in una grande padella, ponetela su fuoco basso e metteteci dentro gli gnudi che volete mangiare. Mantecateli con delicatezza per far prendere il sugo e poi serviteli. Noi ne abbiamo mangiati otto a persona (ma dipende dalla fame!). Gli altri gnudi si conservano senza problemi in frigo in una scatola di plastica col coperchio, fino alla prossima cena! Ecco le foto dei nostri gnudi:

Queste sono le foto delle fasi della preparazione. L'impasto:

Gli nudi infarinati:
Gli gnudi una volta bolliti:

La pentola col sugo e gli gnudi:


Il grog al cioccolato e cointreau

E ora vogliamo darvi la ricetta per farvi una bevanda calda e squisita, adatta per scaldarsi nei pomeriggi di pioggia o neve, o anche da gustare per tirarvi su. Ci vogliono pochi minuti, ma è davvero superlativa! 😋 Il gusto del cacao si sposa perfettamente con il sapore di arancia del cointreau, per regalarvi un estasi un po' alcolica e dolce!
Ecco le dosi per 4 bicchierini da circa 100 ml:
2 cucchiai "pienotti" di cacao amaro;
1 cucchiaio colmo di zucchero;
170 ml di acqua;
30-40 ml di cointreau
Procedimento: mescolate il cacao con lo zucchero in un pentolino, agguingete l'acqua a poco a poco mescolando con un mestolo di legno, mettete su fuoco medio e fate bollire. Versate il composto nei bicchierini, poi per ciascuno sopra versate 15-20 ml di liquore cointreau. Mescolate con un cucchiaino e gustate!
Ecco la foto dei nostri grog:




Gli stroopwafel della Collina

Salve, cari amici, la scorsa domenica abbiamo provato a fare una ricetta già tentata in passato (trovate qui gli ingredienti e il procedimento), ma questa volta invece che cuocere i nostri stroopwafel (così si chiamano e sono dei tipici dolcetti olandesi) in forno, visto che non abbiamo l'apposita piastra elettrica, abbiamo deciso di utilizzare uno stampo da ferratelle, per realizzare sottili cialde che racchiudono il ripieno al miele e cannella. Lo stampo da ferratelle è uno strumento per realizzare dei dolci abruzzesi, le ferratelle, e viene usato per cuocere questi dolcetti sui fornelli. Dopo la prova, abbiamo visto che è ottimo anche per realizzare con la pasta degli stroopwafel le sottili cialde che vanno a comporre il tipico dolcetto olandese. Per il ripieno, invece che melassa, zucchero, burro e cannella, abbiamo usato miele, zucchero, burro e cannella. Il risultato è stato davvero strabiliante. I nostri stroopwafel sono buonissimi, molto simili a quelli che compravamo nei supermercati, di produzione industriale. Quelli fatti a casa sono solo molto, molto più buoni. Dunque se volete tentare, usate la ricetta che trovate sopra. Ovviamente dovete anche acquistare, magari in internet, uno stampo per ferratelle, e poi dovete avere a disposizione un coppapasta da 7 cm di diametro. Una volta che avrete fatto riposare la pasta, prendetene un pezzo di pasta grande poco più di una noce  e stendetelo sulla carta forno in una sfoglia sottilissima, di circa 0,5-1 mm (la pasta deve quasi essere trasparente). Quindi col coppapasta ritagliate dei dischi (a seconda di quanta pasta avrete steso ne potrete ritagliare un diverso numero). Con l'aiuto di una spatola, staccate il disco dalla carta da forno e mettetelo sullo stampo da ferratelle, già caldo (lo stampo va unto con pocchissimo burro, solo una volta, prima di iniziare a cuocere la prima cialda). Chiudete lo stampo e ponetelo sui fornelli, rigirandolo più volte, dopo aver controllato lo stato di cottura della cialda. La cialda deve scurirsi un po' ma non bruciarsi (potete vedere nelle foto il suo aspetto). Una volta cotta, staccatela con delicatezza dallo stampo sempre con la spatola e adagiatela su un vassoio (evitate di sovrapporre le cialde sul vassoio, perchè devono raffreddare). Procedete fino a terminare tutta la pasta. Noi, dopo averci preso la mano, abbiamo cotto due cialde per volta, perché lo stampo da ferratelle è abbastanza grande. Otterrete circa 46 cialde. Fate attenzione perché le cialde sono molto delicate. Ora dovete preparare la farcitura interna. Vi serviranno 335 gr di miele bio solido, 80 gr di zucchero integrale di canna bio, 33 gr di burro bio. Mettete il miele in un pentolino su fuoco basso, aggiungete lo zucchero e il burro e fate sciogliere (non devono rimanere grumi o cristalli di zucchero) mescolando. Quando comincia appena a bollire, toglietelo da fuoco e fatelo intiepidire. Quando avrà raggiunto una consistenza vischiosa e non colerà più troppo facilmente, con un cucchiaino cospargetelo su una cialda, e chiudete il dolcetto con un'altra cialda. Ripetete l'operazione per tutte le cialde. Alla fine otterrete 23 dolcetti, che potrete gustare. Vedrete, sono squisiti. Potete conservarli in una scatola di plastica ben chiusi, a temperatura ambiente, restano comunque squisiti!
Ecco le foto:




Sotto potete vedere lo stampo per ferratelle